Consiglio autonomie locali: ok (con osservazioni) a modifica legge su canoni Ater e a facilitare l’apertura degli atenei veneti al territorio – Sì anche a guardie ecologiche volontarie e a tutela fauna minore

02 ottobre 2023

 

(Arv) Venezia 2 ott. 2023 – Altri quattro progetti di legge hanno superato l’esame del Consiglio delle autonomie locali del Veneto, presieduto dal sindaco di Grisignano Stefano Lain, chiamato a fornire al Consiglio regionale del Veneto un parere obbligatorio, anche se non vincolante: nella seduta odierna il ‘parlamentino’ degli enti locali del Veneto ha accolto con favore – ma anche con alcuni suggerimenti - due proposte di legge presentate da Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) in materia di edilizia pubblica e di università, e due proposte di legge di materia ambientale presentate da Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde.

La proposta di legge di Elena Ostanel (pdl 211) sull’edilizia residenziale pubblica cancella la percentuale dello 0,4 per cento sul valore dei canoni di locazione incassati che Ater e Comuni devono versare alla Regione Veneto. Una percentuale che nel bilancio della Regione vale attualmente 4,1 milioni l’anno di introiti.  “In questa fase di grave penuria di alloggi pubblici, con oltre 9mila famiglie in lista di attesa di assegnazione e più di 6.700 appartamenti di proprietà pubblica sfitti perché necessitano di manutenzioni e restauri – ha spiegato Ostanel ai componenti del Cal- servirebbe garantire più risorse ai Comuni e alle Ater perché investano nella ristrutturazione dei loro immobili”. “Da parte nostra accogliamo l’iniziativa con interesse, ma suggeriamo – dice il Cal – che gli introiti che rimangono nelle disponibilità dei Comuni siano espressamente vincolati all’emergenza abitativa”.

Con il progetto di legge (pdl 213) “Sostegno alla terza missione delle università venete” la consigliera de “Il Veneto che vogliamo” propone di integrare la legge regionale sul sistema educativo prevedendo azioni e misure per promuovere il trasferimento di conoscenze e innovazioni dagli atenei del Veneto al territorio. Il testo di legge propone di mettere a bando apposite risorse regionali (la norma finanziaria prevede 200 mila euro per il primo anno) per incentivare progetti e programmi delle università a sostegno del settore socioeconomico, dell’innovazione sociale e dell’apprendimento permanente, da realizzare in collaborazione con enti pubblici, privati o del terzo settore. Il Cal, su istanza in particolare del presidente Lain e del sindaco di Polesella Leonardo Raito, ha raccomandato che la Regione concerti prima con gli atenei l’iniziativa legislativa e le relative attività esterne.

Riguardano l’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema i due progetti di legge, a firma della consigliera verde Cristina Guarda (Ev), presi in esame dal ‘parlamentino’ degli amministratori locali. Il primo progetto di legge (n. 215) istituisce su scala regionale “il servizio volontario di guardia ecologica”, uniformando esperienze locali già esistenti nei Parchi regionali o per le guardie venatorio. Fine ultimo del progetto di legge – ha spiegato la proponente – è promuovere una forma specifica di cittadinanza attiva e regolamentare un servizio di volontariato competente, formato e con compiti di guardia giurata, che - come avviene già in numerose regioni italiane - possa essere d’aiuto agli enti territoriali nella tutela della natura e dell’ecosistema e nell’educazione ambientale. “E’ una proposta ardua – è l’osservazione del Cal – perché affidare la gestione e l’organizzazione delle guardie ecologiche a Comuni e Province richiede un adeguato riconoscimento economico per gli enti locali e un lavoro di coordinamento su scala provinciale con la polizia locale e con gli enti preposti alla prevenzione”.

Infine, l’ultimo progetto di legge passato al vaglio dei componenti del Cal riguarda la tutela della fauna minore (pdl 216): insetti, anfibi, piccoli rettili e roditori, animali invertebrati, minacciati dai cambiamenti climatici, dall’urbanizzazione e dall’agricoltura intensiva. Il testo di legge presentato da Cristina Guarda propone azioni di monitoraggio e di tutela degli habitat e della biodiversità, divieti di cattura o distruzione intenzionale della fauna minore, difesa delle specie autoctone e azioni di reintroduzione e rilascio di specie a rischio di estinzione; il tutto corredato da un sistema di sanzioni per chi viola limiti e divieti. I consiglieri del Cal, nel manifestare interesse e apprezzamento per una proposta definita “ambiziosa”, hanno espresso alcune osservazioni sulla sua applicazione, auspicando che siano rese disponibili risorse per il lavoro culturale di educazione e per il monitoraggio dell’ambiente.